Il fascino inalterato dei colori di queste piante è ciò che il legno
trasmette e mantiene. I tronchi, corpi degli alberi, hanno gradazioni
che nessuna tavolozza inventata dall’uomo potrebbe trovare. Il legno
dell’olivo è unico nel suo genere. La corteccia grigia ha fenditure in
scaglie grossolanamente rugose di colore bruno, macchiato dai bianchi
dei licheni; l’alburno è bianco-giallastro; il durame, vagamente
distinguibile, è giallo-bruno con gradazioni dal biancastro al bruno,
al rosa con striature tendenti al nero. Caratteristiche inconfondibili
e ineguagliabili, inoltre, sono la tessitura finissima e la fibratura
disomogenea che creano una struttura compatta, consistente e unica.
Tutti questi requisiti danno vita ad un legno fra i più duri pesanti e
compatti, resistenti, durevoli e impermeabili all’umidità che non si
screpolano ne si tarlano.
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Il suo peso specifico raggiunge una media di 950
Kg/m3.
La sua durezza è di 1030 Janka.
La sua resistenza alla compressione raggiunge i 570 Kg/cm2.
Il fattore del Deassorbimento-Assorbimento è una delle più importanti
caratteristiche del legno d’olivo allo stato naturale e, in misura
maggiore, allo stato di manufatto. La sua struttura istologica è molto
compatta e consistente, tanto da rendere difficile la sua permeabilità
nel cedere e, ancor più, nel riassorbire l’umidità esterna. Il corpo
di questo legno, quindi, è uno dei più stabili; così, in presenza di
mutamenti igrotermici ci ambientali, il manufatto, essiccato con le
giuste procedure tecniche, non subisce alcuna variazione. |